Approfondimenti sul caso della gestione operativa delle pubblicazioni sul sito del Comune di Conca della Campania ad opera di un Consigliere Comunale
Le prime contestazioni
Nel corso del Consiglio Comunale del 07/07/2014 il consigliere David Lucio Simone, dopo aver lamentato di non aver ricevuto tempestiva comunicazione del provvedimento autorizzativo alla gestione del sito internet comunale e di non aver ivi ottenuto la pubblicazione delle proprie interrogazioni, interviene in questi termini:
“Chi gestisce il sito può accedere alle statistiche che, a mio parere, sono private e pertanto è inopportuno che tale incarico venga svolto da un Consigliere di maggioranza. Bisognerebbe seguire l’esempio della CM che per € 730,00 ha affidato la gestione del sito all’esterno anche se ciò comporta delle spese”.
Segue la mia replica
“Io accedo solo alle statistiche di Google Analytics, non accedo neanche
agli ip che accedono per cui non ci sono pericoli di violazione della privacy. Il lavoro viene già svolto in parte dai dipendenti e sono stati già formati gratis. Ci sono delle differenze tra il progetto della CM e la gestione del sito del Comune su cui in ogni caso sono stati caricati moltissimi dati pur essendo mancanti tante parti. Ciò che non gioca a favore sono le modifiche legislative che si susseguono. Noi facciamo tutto quello che si può fare e sarà possibile migliorare ulteriormente quando la macchina sarà meno artigianale”.
Ancora il consigliere Simone
“E’ un problema di decisione di come si vogliono destinare i fondi. Io vedo che si sceglie di avere due vigili, di autorizzare lo straordinario a go go, mentre si potrebbe fare un interpello e affidare all’esterno tale servizio”.
Interviene anche il Consigliere Lelio Imbriglio
“Il problema secondo me è se la gestione del sito possa o meno essere affidata ad un consigliere comunale. Se si può fare o meno a prescindere dal costo zero. Bisognerà aggiornarsi ad altra seduta in merito”.
A detta del consigliere Simone, quindi, sarebbe inopportuno che la “gestione” del sito comunale sia in capo ad un Consigliere perché questi avrebbe accesso alle “statistiche”. Fai poi maliziosamente riferimento al sito della Comunità Monte Santa Croce – la cui sezione “Amministrazione Trasparente” è stata curata dal sottoscritto a fronte del conferimento di un regolare incarico professionale.
Il consigliere Imbriglio, invece, non si ferma all’opportunità dell’incarico di gestione del sito internet comunale, ritiene infatti sia necessario verificarne la legittimità.
Gli attacchi web
Dopo aver discusso dell’argomento in Consiglio, a distanza di qualche giorno (28/08/2014) appare questo articolo sul sito del gruppo di minoranza Risolleviamo Conca.
Ciò che in Consiglio era solo una questione di “inopportunità”, qui viene strumentalmente presentata come un vero e proprio conflitto d’interesse:
In questo modo il “gestore-Consigliere” ha accesso alle statistiche del sito e ad altre informazioni che fanno sorgere in capo allo stesso un vero e proprio conflitto di interessi (funzione pubblica-attività professionale). Lo stesso Consigliere ha poi la facoltà di “effettuare qualsivoglia intervento di manutenzione, modifica ed implementazione dei contenuti del sito”. Pertanto, la nostra richiesta di creare una “bacheca” con gli atti presentati dai Consiglieri dovrebbe avere l’avallo del “gestore-Consigliere”!
La risposta di Diego G. Di Salvo in Consiglio
Personalmente, dopo aver illustrato in Consiglio come non vi fossero pericoli di violazione della privacy per gli utenti del sito internet comunale, non mi aspettavo di dover tornare sulla questione. Men che meno mi sarei aspettato la pubblicazione di un comunicato di integrazione a quanto già comunicatomi in Consiglio Comunale.
Viste le novità, sono tornato nuovamente sulla questione nel Consiglio Comunale dell’8 settembre 2014 con un apposito documento.
Innanzitutto ho illustrato l’inconsistenza dei paventati pericoli per la privacy degli utenti del sito internet comunale.
Successivamente ho avuto modo di affrontare altre due importanti questioni:
L’inconsistenza di un conflitto di interessi
Un conflitto di interessi è una situazione che si verifica quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale a un soggetto che abbia interessi economici, personali o professionali in conflitto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità, che può venire meno visti tali interessi in causa.
“Ecco cosa dispone inequivocabilmente il provvedimento di autorizzazione a firma del Sindaco (Prot. 2953 del 27/06/2014):
<< …curando l’implementazione dei contenuti inerenti l’ente e la sua organizzazione, nonché l’attività amministrativa dello stesso. >>
Questo è un argine severo e dequalificante dell’asserito potere discrezionale; ovviamente la minoranza lo ha opportunamente celato per ragioni strumentali e di bassa propaganda politica.
Entrando nel dettaglio, le pubblicazioni sul sito istituzionale del Comune vengono effettuate (così come le modifiche strutturali) su richiesta degli uffici quando trattasi di atti relativi all’area trasparenza in senso stretto o alle diverse sezioni “istituzionali”, secondo calendarizzazioni e priorità fissate dal Segretario Comunale e sotto il suo rigoroso controllo.“
Il fondamento normativo dell’incompatibilità ed i casi specifici di mancata imparzialità
“… A dirla tutta, sono ancora in attesa di conoscere quali siano i riferimenti normativi sulla cui base la mia posizione viene messa in discussione…
Dov’è il fondamento normativo dell’asserita incompatibilità tra il ruolo di Consigliere Comunale e quello di “gestore” a titolo gratuito del sito internet istituzionale? Dove, come e quando non sarei stato imparziale nello svolgimento dell’incarico?
Per quanto concerne l’area news: come, dove e quando si sarebbe manifestata una qualche forma di abuso derivante dalla mia posizione?”
La replica di Simone in consiglio
La risposta alla mia richiesta di un fondamento normativo all’impossibilità di gestione del sito internet comunale da parte di un Consigliere arriva nella seduta di Consiglio Comunale dell’08/09/2014.
“Si danno delle fonti normative art. 4 Decreto 8/2009 Vademecum
indicazioni operative per la gestione e i siti web della PA, nella fase di gestione del sito tabella A6 chiarisce che per la gestione del sito, come precisato nella sez. C, il responsabile dei sistemi informativi – volendo forse intendere il Responsabile del procedimento di pubblicazione (RPP) – è individuato tra i dipendenti dell’Ente. Noi faremo una segnalazione all’ANAC”.
Rincara la dose il Consigliere Imbriglio
“Quando mi sono candidato avevo in mente un programma per mettermi
al servizio del mio paese. Mi sto rendendo conto in questi primi consigli che si ha voglia di fare muro contro muro. E’ vero che le amministrazioni sono politica ma sono anche etica. La mia lunga esperienza politica mi pone in grado di dare il mio contributo con riferimento al rispetto del principi del Codice Civile e Penale. Avevo delle idee bellissime per il paese. Se vogliamo far sentire la nostra voce, se no c’è da dire che siamo morti. Io dico solo che nel nostro paese vige il senso di opportunità. Ad esempio nelle elezioni un Consigliere non dovrebbe fare il rappresentante di lista così come un consigliere non dovrebbe fare la manutenzione del sito. Eppure entrambe le altre liste avevano come rappresentanti di lista dei candidati. Al di là delle norme ritengo che non sia opportuno che un Consigliere della Maggioranza continui a gestire il sito. Tutti gli episodi di dubbia legalità mi vedranno alfiere della legalità”.
La mia controreplica
“Continua ad alimentarsi l’equivoco della convenienza. Va fatto riferimento a quanto è stato prodotto. E’ noto che io non ho alcuna convenienza ad avere questo incarico. Io non sono però legibus solutus per cui se non è possibile farlo non lo faccio. Il Sindaco fa riferimento all’impossibilità di reperire all’interno dell’ente le professionalità adeguate. La struttura non è in condizioni di poterlo fare. Il mio invito è quello a portare i casi in cui la mia gestione del sito non è stata imparziale.”
L’intervento del Sindaco Alberico Di Salvo
“…Per me non c’è una norma che impedisce l’incarico non standoci professionalità all’interno dell’Ente. Essendo responsabilità del sottoscritto io ho ritenuto delegarla. Cinque anni di amministrazione sono stati cinque anni di pacificazione sociale ora vedo che si cerca di dividere cercando di creare un clima di minaccia”.
Ma di che atto parliamo?
Le “Linee guida per i siti web della PA art. 4 Direttiva 8/09 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione”: sono un vademecum elaborato in attuazione di una direttiva ministeriale!
La reale natura dell’incarico
Il dato più importante, però, resta il fatto che nel citato vademecum (SEZIONE C lettera a) si fa riferimento alle seguenti figure:
- responsabile del procedimento di pubblicazione;
- gestore operativo della pubblicazione.
Come è possibile verificare qui, sul sito del Comune di Conca della Campania veniva fatta distinzione tra responsabilità della pubblicazione (non spettante al Consigliere) e gestione operativa delle pubblicazioni (effettivamente svolta dal Consigliere) attività non limitata espressamente nel vademecum.