Roma 24 febbraio 2008 – La primavera fa capolino nella Capitale e cancella due degli ostacoli più temuti da chi affronta questa classica: il freddo ed il vento, soprattutto sul lungomare ostiense.
E’ ancora record di partecipazioni e per l’affollamento delle gabbie c’è la consolazione di poter contare, finalmente, su una classifica stilata con real time. Organizzazione collaudatissima, perfetta e potente al punto da potersi permettere questo aggravio al già caotico traffico capitolino.
Il main sponsor fa sentire la propria presenza e solo tra gli uomini i primi cinque sono della scuderia del “baffetto”.
L’orgoglio italiano nella più importante mezza di casa è affidato a Daniele Caimmi (Fiamme Gialle), Alberico Di Cecco (Carabinieri) e Vincenza Sicari. Decide invece di non prendere il via la neo mamma, e moglie di Caimmi, Rosalba Console (Esercito).
Partenza a razzo per il quartetto keniota James Kipsang Kwambai, vincitore alla Roma Ostia nel 2005, secondo nella maratona di Boston del 2007 e detentore del miglior personale sulla distanza tra i partenti (1h00’22’’); Jonathan Kosgei Kipkorir, recente vincitore nella maratona di Venezia, secondo alla Roma Ostia 2007 e terzo alla Maratona di Roma; David Kipkorir Mandago ed il giovanissimo (solo 21 anni) Isaac Kiplagat. Per i primi 10 km in testa si viaggia ad un ritmo da 2’52’’/km; in proiezione, però, non basta per ritoccare il record della gara che è fermo a 1h00’06’’ e vale €1.000,00 di bonus, oltre ai €3.000,00 del primo premio.
I timori manifestati da Caimmi alla vigilia si concretizzano, dunque, già prima di metà gara. Lo Jesino si trova a fare i conti con una fuga alla quale non può reagire senza rischiare di compromettere tutto; davanti non c’è nessuno che “corra per lui” e Daniele perde 8’’/Km dai battistrada non trovando nei compagni di gruppo, il finlandese Francis Kirwa e lo spagnolo Julio Rey, alleati per il recupero.
Gara in salita per Alberico Di Cecco, troppi acciacchi lo costringono a soffrire e a metà gara paga 20’’/km al gruppo di testa e 12’’/km agli inseguitori.
Dal 10 al 15 km, nella parte più veloce del percorso, Kiplagat non regge il passo e si defila, mentre il resto del gruppo, aumentato ancora il ritmo, si lancia alla caccia del primato.
La gara si risolve negli ultimi metri con Jonathan Kosgei Kipkorir che precede, a sorpresa, rispettivamente James Kipsang Kwambai (capace “solo” di ripetere il proprio personale di 1h00’22’’) e David Kipkorir Mandago (1h00’23’’); il primato della gara non arriva, ma il personale per il vincitore si: 1h00’19’’.
Caimmi è sesto (1h03’39’’) e visibilmente soddisfatto; nella seconda parte della gara, quando il podio è assegnato, cerca di controllare i compagni di gruppo e alza lievemente la media rispetto al giro di boa.
Gara femminile come da pronostico, con l’algerina Souad Ait Salem capace di ritoccare di ben 51’’ il proprio personale (accelerando fino al una media di 3’15’’/km) ed arrestare il cronometro a 1h09’15’’. Già vincitrice lo scorso anno e primatista alla maratona di Roma, l’algerina, grazie agli “incassi” del 2007, si è sposata ed ha potuto comprare una macchina. Bella la gara dell’azzurra Vincenza Sicari, controlla ed è regolarissima, la seconda piazza serve a cancellare gli errori di gestione dello scorso anno, 1h10’21’’ è il suo tempo. Terzo posto per la “deludente” keniana Margareth Okayo con 1h13’06’’ va comunque sottolineata la sua lontananza per un anno dai campi di gara.
Cosa sia la Roma Ostia ce lo dicono i volti ed i commenti dei 10.000 partecipanti. I veri protagonisti sono loro, ammucchiati nel gruppone, colorano l’asfalto e rimarcano la forza di un movimento e di una passione. La Roma Ostia mi lascia con la convinzione che quando e dove non osano i Big, ci pensano gli amatori, ancora una volta e per fortuna!
In casa Atletica Venafro
Il neo acquisto Angelo Pinto strappa allo Zar Marciano Pilla il primato interno (rispettivamente 1h16’30’’ e 1h16’59’’); bravissimi entrambi, danno morale alla squadra un po’ affaticata. Terza piazza per Gianmarco Spirito col tempo di 1h19’25’’. Ottima prova per la neo mamma Anna Bornaschella; il piccolo Andrea ed i consigli del presidente Max Terracciano la proiettano al 51° di categoria con il tempo di 1h31’51’’.
Le mie impressioni
Sarà che a Roma mi sento a casa, sarà che la Roma Ostia è la mia unica mezza, tutto sarà, nonostante sia costretto al palo ormai da sei mesi, questa gara riesce a farmi respirare ancora la corsa.
Ho desiderato la sofferenza del diciassettesimo; ho incoraggiato tutti quelli che mi capitavano a tiro; ho condiviso esperienze con gli spettatori, inquadrature coi fotografi e tensione coi compagni di squadra.
Questa Roma Ostia 2008 finisce, per me, con la soddisfazione di Vittorio Ricci che demolisce il mio personale e con una medaglia: quella di Antonio Marano che lui stesso mi mette al collo, come pegno, da restituire al mio nuovo primo traguardo… la Roma Ostia è tutto questo e l’anno prossimo, con la canotta inzuppata, io ci sarò.
Saluti a tutti i Podistidoc… and Happy Run!