Stefano Baldini in allenamento

Diego Di Salvo intervista Stefano Baldini

Il punto sulla sua condizione, l’attualità dell’atletica ed i suoi impegni extra agonistici.

Trascorso il periodo di riposo forzato a causa di uno stato di pre-fratturazione alla zona mediale del piatto tibiale sinistro, rimediato alla Maratona di Londra, anche a causa degli strascichi di un precedente infortunio patito a Monza ai campionati societari di cross, raggiungo telefonicamente il campione olimpico di Maratona Stefano Baldini per fare il punto della situazione.

Ciao Stefano, come stai?

“Meglio grazie, dopo 30 giorni di stop questo mercoledì ho iniziato cautamente a muovere i primi passi; le visite di controllo hanno evidenziato un miglioramento e finalmente sono tornato a correre.”

Ovviamente non sei stato completamente a riposo, per un atleta del tuo livello è impensabile; bici, palestra ed altro ti hanno aiutato per il mantenimento, ma adesso che lavori stai facendo?

“Beh, di lavori veri e propri ancora non se ne parla, 30 minuti di corsa blanda due volte al giorno sono il massimo che mi è concesso per motivi precauzionali. Da lunedì, però, incrementerò progressivamente per arrivare a fine maggio pronto per ricominciare a fare sul serio. Riparto praticamente da zero, ma non è detto che sia proprio uno svantaggio. Certo, gli altri non sono rimasti fermi al palo, ma io ce la metterò tutta per tornare competitivo.”

Il Direttore tecnico delle squadre nazionali Nicola Silvaggi ha comunicato l’elenco degli atleti che verranno proposti al CONI per la convocazione ai Giochi Olimpici di Pechino, che effetto ti fa leggere solo il tuo nome per la maratona? Non senti maggiore pressione anche in virtù della delicata situazione che vivi in questo momento?

“Mi dispiace tantissimo non vedere nella lista i nomi di miei amici, oltre che colleghi. A parte i legami personali, credo che ogni atleta desideri condividere con i propri compagni i momenti di preparazione atletica e mentale ad un evento così importante come l’Olimpiade. La squadra ti stimola e tutto assume una dimensione diversa e piacevole. Quanto alla responsabilità, sinceramente non sento questa pressione, sono abituato ad avere gli occhi addosso e poi la mia unica preoccupazione è quella di riprendermi al meglio per poter far bene.”

Oscar Pistorius potrà gareggiare a Pechino, a condizione che ottenga il minimo previsto dalla propria federazione; questa la sentenza del TAS (tribunale arbitrale dello sport di Losanna) che ha ribaltato la precedente decisione della IAAF, che cosa ne pensi?

“La storia di questo ragazzo ha sollevato fin troppe polemiche. Credo che la questione debba essere analizzata da una duplice angolazione. Innanzitutto c’è la vicenda umana: la forza di volontà e la determinazione di Oscar debbono essere prese a modello poiché insegnano quali sono i valori che lo sport deve saper veicolare… anche senza il bisogno di sentenze e tanti clamori. In secondo luogo c’è la questione tecnica: le indagini condotte dalla IAAF, prima di quest’ultima pronuncia, avevano dimostrato che le protesi in carbonio determinavano per l’atleta sudafricano un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti. Non può inorridire che un organo tecnico faccia questo tipo di valutazioni che sono e rimangono di tipo esclusivamente tecnico. Che poi si sia arrivati ad accertare l’inesistenza dei presunti vantaggi, beh, questo non può che far piacere a chi ama l’atletica e crede nello sport.”

Domani, domenica 18 maggio, si correrà a Sant’Ilario d’Enza (Re) la seconda edizione della “Baldinissima” la gara che porta il tuo nome e che già lo scorso anno ha fatto registrare un successo di pubblico e partecipanti; faccio il cattivo: fai le prove per il post-Pechino?

“Questa gara è nata per festeggiare il primo compleanno del negozio “Baldini Fun Run” che io e mio fratello abbiamo aperto a Sant’Ilario, un centro di 10.000 abitanti in provincia di ReggioEmilia, nel 2006. Lo scorso anno è stato un successo, 800 partecipanti fra competitiva e gare di contorno, impreziosito dalla partecipazione amichevole di Linus di Radio Deejay. Contiamo di fare meglio quest’anno con un percorso rinnovato sulla distanza di mezza maratona. Certo, visti i miei tanti impegni non posso dire di essere stato primo attore nel processo organizzativo, ma voglio che questo appuntamento cresca negli anni e col diminuire dei miei impegni agonistici, come dicevi, troverò più tempo da dedicare alla Baldinissima.”

Stefano Ciallella (Siepista delle Fiamme Azzurre e Patron della SCPromosport) è riuscito a strapparti la promessa di una partecipazione alla “sua” Matesina, anche se credo che un appuntamento tanto denso di storia atletica e vicinissimo alla partenza per Pechino abbia immediatamente calamitato la tua attenzione, è cambiato qualcosa nei tuoi programmi?

“Se tutto procederà come mi aspetto e per come mi impegno che sia, non ci saranno cambiamenti nei miei programmi. Quella di Stefano (Ciallella n.d.r.), dopo il mio ritorno dal ritiro in altura di St. Moritz, sarà l’ultima gara prima della partenza per Pechino. Ci rivedremo certamente li per fare ancora una volta il punto della situazione.”

Grazie a Stefano Baldini, in bocca al lupo per la tua piena ripresa, insieme ai miei auguri porto il calore e la passione di tutti i Podistidoc, non semplici tifosi ma podisti, che si aspettano dal loro alfiere ancora grandi imprese, a presto.

“Ciao, a presto e grazie a Podistidoc ed ai suoi lettori.”

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