Nemico Silente

Nuovi stop e nuove ripartenze per l’arrivo di un nemico silente

Il mio pit stop per un’angioplastica coronarica

La mia passione per la corsa è sbocciata in ritardo, dopo i 30, nella notte tra il 10 e l’11 settembre 2005.

In occasione del 45° della vittoria di Abebe Bikila nella Maratona olimpica di Roma 1960, fu organizzata la “CorriRoma”, una gara podistica di 11 Km con partenza a mezzanotte da Piazza del Campidoglio e arrivo nei pressi dell’Arco di Costantino con diretta su Rai2. Insomma, un evento importante ed emozionante in un contesto paesaggistico epico!

Contestualmente alla gara competitiva, era prevista anche una passeggiata di 4 Km a cui, senza alcuna esperienza podistica, avrei dovuto partecipare in compagnia di amici.

Giunto alla biforcazione del percorso, cedetti alla tentazione di proseguire per gli 11 Km, giungendo stremato, esaltato e medagliato (quella di finisher) al traguardo dell’Arco di Costantino.

Qualche giorno dopo contattai il coach Ciaraldi, che non conoscevo, e dalla mia “folgorazione” prese forma la passione che dura ancora oggi.

A dire il vero, la corsa non mi era mai stata simpatica. Da tennista, infatti, con un buon mancino di base e un gioco assai dispendioso fisicamente, avrei dovuto lavorare tanto proprio sul piano aerobico. Interessato più a giocare e insofferente alle pratiche che ritenevo noiose, non lo avevo mai fatto.

Nel corso di quasi un ventennio podistico, ho affrontato una serie di problemi alla “carrozzeria” che per brevità non starò ad elencare. Ogni volta, però, armato di pazienza e assistito dal mio Coach sono riuscito a risalire la china. Certo, ho dovuto rivedere spesso e volentieri i miei obiettivi, ma questo non è mai stato un problema.

Indipendentemente dal ritmo e dai risultati, la cosa davvero importante per me è sempre stata quella di poter continuare a correre.

E così, tra una caduta e una risalita, dopo quella prima imprudenza del settembre 2005, l’appuntamento di fine estate con il medico dello sport per il rinnovo dell’idoneità all’attività agonistica è sempre stato un momento importante dell’anno, in cui riflettere sulla condizione fisica e sugli incastri con i crescenti impegni della vita quotidiana, individuando qualche obiettivo podistico sostenibile.

Quest’anno, però, non è andata come speravo. Sono stato richiamato ai box, non per un vecchio o nuovo problema alla carrozzeria, ma per qualche capriccio del motore…

Arrivato all’appuntamento con più di un dubbio sulle mie condizioni, ho raccontato al “doc” le sensazioni di corsa dei giorni precedenti. Dopo 20 anni, impari a conoscerti, dai del tu ai tuoi acciacchi e li preghi di lasciati in pace per quell’oretta di poetica evasione. Da ultimo, però, il mio corpo ha inviato segnali nuovi e per me incomprensibili.

Dal consulto cardiologico, dopo due test ergometrici, è scaturito il divieto di pratica sportiva, unitamente ad una terapia farmacologica conservativa, in attesa di ulteriori esami di approfondimento.

Visto che la situazione era monitorata e stabile, non presentando alcun elemento di criticità a riposo, è trascorso qualche giorno prima dell’esame più importante: la coronarografia. Mi era concesso passeggiare senza sforzo e, ovviamente, non mi sono fatto pregare.

Lo scorso lunedì, finalmente, i “meccanici” hanno ispezionato il mio “motore”, trovandolo un po’ “intasato” e, dopo aver ripristinato ben bene il corretto flusso in uno dei “tubicini” di alimentazione, mi hanno rimandato a casa con qualche grammo prezioso di metallo a corredo.

Osservando il necessario riposo, sarò pronto per una nuova ripartenza, rompendo le scatole a cardiologo, medico dello sport e all’impagabile Alberto, che ringrazio di CUORE per aver voluto condividere ogni fase di questa avventura.

Spero che il mio racconto possa servire a comprendere – e a ricordarmi – l’importanza di ascoltare sempre il proprio corpo, di investire tempo nei check-up e di praticare sport: senza la corsa, probabilmente, non mi sarei accorto dell’arrivo di questo nemico silente.

Ci sentiamo presto e… ???? Happy Run ????

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Pubblicato da Diego Gianluigi Di Salvo su Giovedì 21 settembre 2023
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